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News - 21 Maggio 2023

Camminare in Slovenia:
un’esperienza magica tra miti e leggende

Fare trekking in Slovenia non significa soltanto immergersi in bellezze naturali e perdersi in panorami mozzafiato. C’è molto di più.

Un mondo incantato, fatto di miti e leggende, avvolge tutt’oggi le montagne, i fiumi e le valli di questo mondo alpino ai piedi del Tricorno. Storie, canti e poesie raccontano di antiche vestigia di dei e creature fantastiche, di eterne battaglie tra il bene e il male, di amori sfortunati. Lo scopo? Dare un senso a fenomeni naturali inspiegabili per i nostri antenati ma di cui nutrivano profondo rispetto.

Fortunatamente molti racconti si sono conservati fino ai giorni nostri, tramandati da generazione in generazione. ‘Il magico’ si nasconde ancora nei boschi e nelle vallate, nelle cascate e nei fiumi. Bisogna saperlo scorgere, questo sì, ma è meno difficile di quanto si possa credere. Nell’articolo di oggi vi parleremo di due storie curiose che vi riguarderanno da vicino se deciderete di fare trekking in Slovenia.

Camminando sui sentieri sloveni…seguendo le ali di una farfalla

Il ‘mito’ sui sentieri sloveni si respira letteralmente ad ogni passo o meglio… ad ogni segnavia. Chi ha già avuto la fortuna di fare trekking in Slovenia conosce certamente il famoso cerchio di marcatura rosso e bianco che ormai da quasi 150 anni accompagna l’escursionista indicandogli la strada lungo il percorso. Conosciuto con il nome Marcatura di Knafelc questo segnale escursionistico è considerato un vero e proprio patrimonio nazionale tanto da essersi meritato addirittura un monumento tutto suo nella cittadina di Novo Mesto. Le regole sono ben chiare: il segno deve essere largo tra otto e dieci centimetri e il rapporto interno dei punti rossi e bianchi nella sezione trasversale dovrebbe essere 1:2.

Impossibile non incontrarlo in cammino: con circa 10.000 chilometri di sentieri di montagna e marcature poste circa ogni 200 metri, è stato calcolato che in Slovenia ce ne sono circa 50.000. Secondo la leggenda, nell’inventarla, il suo ideatore ha tratto ispirazione dalle ali della farfalla apollo, lepidottero prettamente montano che predilige i prati e le vallate fiorite ma anche pendii rocciosi. Se fosse vero potreste dire, una volta concluso il vostro trekking in Slovenia, di essere stati guidati dalle ali di una farfalla. Se non è magia questa….

La farfalla apollo da cui l'ispirazione per i segnavia per i trekking in Slovenia
Farfalla Apollo (Parnassius apollo)

Camminando nel Parco Nazionale del Tricorno: il regno del camoscio dalle Corna d’Oro

Questa leggenda è forse la più conosciuta in Slovenia. Un tempo, si dice, nel paradiso montano sopra il lago di Bohinj vivevano le Dame bianche, creature di buon cuore, che usavano pascolare le loro mandrie sulle montagne. Queste mandrie venivano guidate da un grande camoscio bianco dalle corna d’oro, lo Zlatorog, le quali erano la chiave di un immenso tesoro nascosto. Era imbattibile perché se veniva ferito il suo sangue faceva crescere le bellissime rose del Triglav, e cibandosene lui recuperava subito le forze.

Un giorno, per amore, un giovane cacciatore della Val Trenta decise di andare a scovare lo Zlatorog, prendere le sue corna dorate e, con quelle, impossessarsi del tesoro. Era perdutamente innamorato di una bella ragazza della valle che ahimè veniva corteggiata da un ricco mercante veneziano che la colmava di regali da mattina a sera. L’unico modo per competere con quella ricchezza era appunto impossessarsi del tesoro. Dopo giorni di cammino, all’alba, vide lo Zlatorog e gli sparò. Il mitico animale cadde a terra ferito ma non morì: il sangue della sua ferita fece crescere le rose del Triglav, il camoscio se ne cibò e recuperò tutte le sue forze. Il camoscio dalle Corna d’Oro quindi fuggì sui ripidi pendii della Valle dei laghi inseguito dal giovane cacciatore. Ad un certo punto le corna del mitico animale vennero illuminate dal sole abbagliando il giovane cacciatore che, accecato, mise un piede in fallo e cadde in un crepaccio morendo. Da quella volta lo Zlatorog scomparve per sempre dalla Valle dei laghi e con lui scomparvero anche le Dame bianche. Il suo tesoro è tutt’oggi nascosto nelle montagne sotto il Triglav.

Il mito dello Zlatorog si perde nei tempi. Ancora oggi, di tanto in tanto, qualche escursionista afferma di averlo intravisto, furtivo, tra i rocciosi pendii della Valle dei laghi del Tricorno. Chissà, potrebbe capitare pure a voi nel vostro prossimo trekking in Slovenia. Sicuramente però non potrete fare a meno di notare la sua presenza nei rifugi sloveni giacché la sua effige troneggia sull’etichetta di una delle due più note birre slovene.

Camoscio presente tra le Alpi Giulie in Slovenia
Camoscio presente delle Alpi Giulie

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